Pubblicato il:20/04/2022 alle 08:04 Aggiornato il:13/07/2023
Image : spm
Chi non butta l’olio del tonno in scatola nel lavandino alzi la mano! Ammettiamolo, quasi tutti siamo abituati a farlo. Trattandosi di una sostanza liquida, sembra più logico versarla nel lavandino. Ma questo comporta conseguenze dannose per l’ambiente. Vi spieghiamo perché.
Molte persone non se ne rendono conto, ma l’olio di tonno in scatola è altamente inquinante e non può essere riciclato, proprio come il normale olio da cucina. Per questo motivo è formalmente sconsigliato smaltirlo nello scarico o nel water, perché contaminerebbe l’acqua e potrebbe addirittura intasare il lavandino. È importante ricordare che tutto l’olio che utilizziamo in cucina viene smaltito nei centri di raccolta, insieme ai grassi utilizzati per cucinare, quindi dove dobbiamo mettere il nostro olio di tonno affinché non sia più dannoso per l’ambiente?
Olio di tonno in scatola: non bisogna assolutamente buttarlo via!


Olio di tonno – Fonte : spm
Quando si consuma 1 litro di olio, compreso quello da cucina, va notato che un quarto viene recuperato, mentre il resto si disperde nell’ambiente.
Una volta versato nel lavandino, l’olio di tonno in scatola può intasare le tubature, causando problemi alsistema fognario. Il risultato è un accumulo di odori sgradevoli. Per rimediare alla situazione, a volte è necessario utilizzare prodotti chimici dannosi e altamente inquinanti per l’ambiente.
Olio di tonno in scatola: come eliminarlo?


Tonno in scatola – Fonte: spm
Come abbiamo detto, per salvaguardare l’ambiente è meglio non versare l’olio di tonno in scatola nel lavandino. Come tutti gli altri oli, è più saggio conservarlo in una bottiglia, tenendo presente che l’olio per la conservazione degli alimenti deve essere smaltito presso i centri di raccolta.
Olio di frittura, olio per condimenti, olio delle lattine… Tutti questi oli alimentari non sono rifiuti come gli altri e il loro trattamento è molto particolare. Non vanno assolutamente versati nello scarico, perché l’olio tende a rapprendersi a contatto con l’acqua e a intasare le tubature. L’ideale sarebbe portarli in un punto di raccolta specifico per questo tipo di rifiuti. In generale, per piccole quantità di olio usato, si consiglia di versarlo in una bottiglia e di mescolarlo agli altri rifiuti domestici.Olio di frittura, olio per condimenti, olio delle lattine… Tutti questi oli alimentari non sono rifiuti come gli altri e il loro trattamento è molto particolare. Non vanno assolutamente versati nello scarico, perché l’olio tende a rapprendersi a contatto con l’acqua e a intasare le tubature. L’ideale sarebbe portarli in un punto di raccolta specifico per questo tipo di rifiuti. In generale, per piccole quantità di olio usato, si consiglia di versarlo in una bottiglia e di mescolarlo agli altri rifiuti domestici.
Olio di tonno in scatola: un concentrato di Omega 3
In alternativa, invece di cercare di eliminarlo, c’è un’altra soluzione molto più semplice: essendo ricco di omega 3, si può cucinare in vari modi per poterlo mangiare. Crudo, si può usare per preparare un’insalata di mare, ad esempio, ma anche per preparare piatti a base di pesce, soffriggere la carne o preparare una deliziosa zuppa di pesce.
Come si vede, quest’olio non va buttato via: non solo perché contiene i nutrienti del tonno stesso, ma anche perché sarebbe un grande spreco di cibo. Conservatelo come un normale olio e utilizzatelo senza timore nella preparazione delle vostre ricette.
L’olio di tonno in scatola è buono?


Thon – Fonte : spm
I ricercatori hanno condotto un recente studio che convalida la teoria secondo cui l’olio di tonno in scatola conserva le sue qualità organolettiche, il suo sapore e il suo aroma, ed è un vero e proprio concentrato di vitamina D e di omega 3.
N.B: Sia che il tonno sia sott’olio o che sia stato conservato al naturale, il metodo più rapido è quello di tenerlo coperto in frigorifero.